CULTURA. RIEVOCAZIONE. DIVULGAZIONE. ORGANIZZAZIONE EVENTI. RICERCA.

1798
BORRACCIA IN LEGNO PER LE TRUPPE AUSTRIACHE
cavalleria, età napoleonica, fanteria di linea, impero d'austria, prima guerra d'indipendenza, seconda guerra d'indipendenza italiana, borraccia
La precisa descrizione della borraccia tradizionale della fanteria austriaca (e della cavalleria leggera in vari momenti) è molto complessa: anzitutto fino al 1861 la borraccia non è considerata parte dell'equipaggiamento individuale bensì parte dei materiali da campo pertanto non viene quasi mai rappresentata nelle tavole strettamente uniformologiche.
La Tschutera o Csutera è una tipica borraccia dell'est Europa (tutt'oggi un classico souvenir di chi visita la Romania) ed era largamente impiegata fuori-ordinanza dalle truppe provenienti dalle terre della Corona Ungherese.
Nel 1772 venne abolita e sostituita (con esiti fallimentari) da una borraccia in latta stagnata ma già nel 1798 viene reintegrata parallelamente ad un nuovo modello sempre in latta e resterà in sostanziale uso fino al 1851 e poi via via ritirata e sostituita fino alla sua quasi definitiva sparizione nel 1866. La ragione principale dei vari tentativi di ritiro era la necessità di una minuziosa manutenzione che, se non svolta regolarmente, poteva causare l'insorgenza di contaminazioni, intossicazioni e morbi potenzialmente devastanti, primo tra tutti, il tifo.
La borracce sono rotonde, piatte, fatte di un legno massiccio ben stagionato che viene scavato da una delle due facce e che viene poi richiuso con un disco dello stesso materiale. Questo, a contatto con l'umidità, porta la borraccia a sigillarsi. Devono essere trattate periodicamente con cera d'api sia all'esterno che all'interno.
Le csutera hanno una bocca a forma di imbuto nella parte superiore e sono chiuse con un tappo in legno fissato ad una corda o ad un laccio affinché non venga smarrito. Per dare maggiore resistenza e prevenire rotture, sono ingabbiate da strisce di cuoio naturale a forma di croce e trasportate tramite una tracolla.
Ne esistono molti esemplari e tra di essi vi sono anche notevoli differenze sia nel design che nella dimensione. La capacità media era di circa un litro d'acqua (che era prescritto fosse allungata con aceto o spiriti per ragioni di salubrità) ma vi sono esemplari minuti che contengono meno di 0,4 l ed esemplari più grandi capaci di contenere oltre 1,3 l.
La tracolla era tendenzialmente simile per larghezza e materiale a quella del tascapane (tela di lino grezzo), ma non sono rari esemplari con corde di canapa (tendenzialmente più tardi) o tracolle interamente in cuoio. Spesso avevano delle fibbie in metallo per regolarne la lunghezza.
Essendo in legno le borracce erano spesso incise e decorate: la decorazione più classica è il numero del reggimento riportato nel legno e sulla tracolla ma non sono insoliti motivi geometrici.
Alcuni esemplari presentano segni di verniciature scure o nere. Non sono invece in uso militare borracce dipinte a colori vivaci.