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INFANTERIE REGIMENT 14. & LEICHTE INFANTERIE BATTAILLON 3.

Quando si parla di rievocazione napoleonica e risorgimentale, una delle principali unità che ci vengono alla mente è senz'altro la fanteria. Regina delle battaglie, quest'arma si distingueva tra fanteria "di linea" e "leggera", che differivano per uso tattico sul campo di battaglia. La fanteria di linea si muoveva e apriva il fuoco a ranghi serrati mentre la fanteria leggera si disperdeva nello spazio sfruttando le asperità, rendendosi un obiettivo più difficile da colpire, e cercando intanto di bersagliare le figure chiave dei reparti nemici. La sinergia tra i due tipi di tattica era alla base di qualsiasi operazione militare.

Armati di moschetti e fucili, la forza della fanteria consisteva nella sua enorme massa in movimento, che era coordinata dagli ufficiali e combatteva in un unico grande corpo, esattamente come avevano teorizzato nei loro trattati i grandi teorici dell’epoca, quali il generale von Clausewitz.
Per soddisfare questo enorme fabbisogno di uomini il reclutamento si rivolgeva alle fasce più povere della società: contadini, poveri, malviventi e prigionieri, che costituivano la base da cui attingere non potendo nella stragrande maggioranza dei casi, sottrarsi alla leva. I ceti medi d'altro canto potevano pagare per essere sostituiti o potevano ambire a posizioni nell'esercito di maggior prestigio. Il corpo ufficiali invece era composto, almeno all'inizio dell'epoca di cui ci occupiamo, principalmente da giovani aristocratici e nobili decaduti, che cercavano sotto le armi l'occasione di guadagnarsi una posizione di rilievo nella società soddisfacendo, i radicati princìpi di stampo cavalleresco che permeavano la loro formazione.

La nostra associazione ha scelto di rappresentare due importanti realtà: la fanteria di linea del Kaiserlich-Königlich Infanterie Regiment nr.14 (l'Imperialregio reggimento di fanteria nr. 14, abbreviato in KK Ir 14 o Ir14) ed il Kaiserlich-Königlich Leichte Infanterie bataillon nr.3 (Imperialregio battaglione di fanteria leggera nr.3, abbreviato in KK LIb nr.3 o LIb nr.3).

Il gruppo storico KK IR Nr.° 14 rievoca il reggimento dell'Impero asburgico, storicamente composto da soldati provenienti dalla regione dell'Alta Austria, precisamente dall’area di Linz, nell’arco di tempo che abbraccia le guerre napoleoniche e risorgimentali, dal 1767 al 1866.
I soldati del 14° Reggimento indossavano l'uniforme con i bottoni in ottone, con il colore nero presente sui polsini e sul collo della giubba bianca. L'uniforme ha foggia "alla tedesca". Il motto del reggimento è "Schwarz die Farbe, Gold im Herzen, Treu bis in dem Tod" (tradotto: Nero il colore, Oro nei cuori, Fedeli fino alla morte).

La storia del reparto è complessa e attraversa le principali vicende militari. In generale si tratta di uno dei reparti più presenti sullo scenario italiano, anche come forza di guarnigione, e tra quelli che dimostrarono, senza eccessi, una rigorosa fedeltà alla monarchia d'Asburgo, fino al suo tramonto.

Fondato nel 1733 e nominato "Reggimento Salm" in riferimento al casato del primo colonnello proprietario dell'unità, nel periodo napoleonico e risorgimentale prese parte attiva in molti dei più importanti avvenimenti bellici sul suolo italiano, riscuotendo vari riconoscimenti e segnalandosi per atti di eroismo.

Nel 1769 l'unità ottenne il 14 come numero identificativo reggimentale. Prima dello scoppio delle Guerre rivoluzionarie e, successivamente, napoleoniche, il 14° aveva già preso parte a molte campagne militari. Tra queste, da segnalare, la Guerra dei Sette Anni e le Guerre Austro-Turche, in cui il reggimento si distinse per valore e coraggio nell'assedio della fortezza di Novi (1788) e nella battaglia di Belgrado (1789).

Allo scoppio delle ostilità con la Francia rivoluzionaria, tra il 1793 e il 1795, il reggimento, che nel frattempo fu rinominato “Klebeck” (proprietario dell'unità dal 1788 al 1811), prese parte alle operazioni che si svolsero sull'area del fiume Reno.
Quando nell'Italia settentrionale l'Armée d'Italie di Napoleone Bonaparte fece breccia nella pianura padana, il 14° partecipò al fallito tentativo di rottura dell'assedio di Mantova, terminato con la disastrosa battaglia di Rivoli del 1797. In questo episodio il reggimento subì tantissime perdite, rischiando persino la totale distruzione.

A due anni da Rivoli, il 14° Klebeck tornò in Italia e prese parte alla campagna del 1799/1800, partecipando alle battaglie avvenute prima dell’arrivo di Napoleone in Italia.

Nel 1805 non ci furono grandi avvenimenti che coinvolsero l’unità, che vide solo uno scontro con i franco-bavaresi nella zona del Passo Strub, al confine tra il Tirolo e il Salisburghese. Il Reggimento non fu coinvolto nella catastrofe di Ulm né subì la sconfitta di Austerlitz.

Nel 1809 il Klebeck fu coinvolto negli scenari principali delle operazioni di quell’anno. Sotto il comando dell’arciduca Carlo, il reggimento partecipò attivamente alle battaglie di Landshut, Neumarkt, Riedau, Ebelsberg, Aspern e Wagram. Durante la battaglia di Neumarkt il reggimento caricò alla baionetta la cavalleria francese, mentre ad Aspern si distinse tanto da meritarsi la costruzione di un monumento dedicato al suo eroismo.

Nel 1813 il reggimento, divenuto di proprietà dell’arciduca Rudolf von Österreich (dal 1811 al 1831), non fu presente alla Battaglia delle Nazioni presso Lipsia, ma svolse manovre d'inseguimento della sconfitta armata francese. Il 14° tornò a distinguersi negli scontri della campagna di Francia del 1814, alla fine della quale i granatieri del reggimento aprirono la colonna trionfale che entrò in Parigi.

Nel periodo di pace della Restaurazione, tra il 1821 e il 1839, l'unità svolse le sue regolari mansioni di guarnigione in Lombardia.

Con lo scoppio della Primavera dei Popoli del 1848 e la defezione dell’allora proprietario Hrabovsky von Hrabova (schieratosi a fianco dei rivoluzionari ungheresi), i soldati di Linz furono coinvolti negli scontri avvenuti a Vienna nel marzo di quell'anno tra gli studenti e le truppe imperiali. Il reggimento fu inoltre chiamato in Italia per partecipare all’assedio della fortezza di Osoppo, mentre i granatieri del 14° vennero inviati a sedare la rivolta ungherese.

Nel 1851 il reggimento divenne proprietà degli Hessen: la famiglia regnante del Granducato d'Assia, che continuò a dare il proprio nominativo all’unità fino al 1918.
Nel 1859 il reparto fu tra i più decorati nella guerra contro i franco-piemontesi, distinguendosi per valore nelle battaglie di Magenta e di Solferino. In quest'ultima, il colonnello del Reggimento fu il caduto di più alto grado per parte austriaca.

Negli anni '60 dell'Ottocento l'Hessen partecipò alle due guerre che coinvolsero l’Austria in quel decennio: la guerra dello Schleswig-Holstein del 1864 e la guerra austro-prussiana del 1866, durante la quale tre dei suoi battaglioni di fanteria di linea furono occupati in Boemia, mentre il quarto battaglione fu protagonista delle operazioni belliche sul fronte del Trentino meridionale combattendo a Cimego e a Bezzecca.

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